Arrivo a Vienna

Cartello Vienna
Cartello Vienna
Questa mattina colazione in veranda, sempre con gli amici treni che fanno da contorno alle marmellate e alla nutella. Una volta preparati i bagagli, paghiamo e andiamo a prendere le bici che stavano in garage. Brutta sorpresa, la ruota posteriore di Tiziana è quasi a terra. Fortunatamente, un ragazzo dipendente della pensione ci fornisce una pompa e, visti gli occhioni verdi della gentil fanciulla, addirittura ce la regala... ah il potere femminile :) Inforcate le bici, ritorniamo sulla ciclabile lungo il Danubio, che dista meno di un chilometro e iniziamo a pedalare verso la capitale austriaca, che dista, secondo la cartina, solo 26Km. In questo punto della Donauradweg incontriamo molti ciclisti nel senso opposto: sono i turisti che da Vienna decidono di assaggiare quello che noi abbiamo invece gustato per ben dieci giorni. Dopo aver incontrato un ponte in fase di realizzazione (molto interessante) e dopo aver percorso qualche chilometro in un'area verde, piena di alberi da noce, la ciclabile si allontana dal Danubio per affiancare il canale (inpronunciabile) Klosterneuburger Durchstich, che ci porta fino alla città di Klosterneuburg, da noi velocemente attraversata, avvistando da lontano i campanili dell'abbazia agostiniana, all'apparenza molto belli; questo perché dobbiamo arrivare entro le 12 all'ostello per non perdere la prenotazione, per cui siamo di fretta.
Ad un certo punto, pedalando, svoltiamo a sinistra e tra una macchina parcheggiata e l'altra spunta il cartello che indica l'inizio del territorio di Vienna, decisamente inaspettato: dopo giorni in sella, la nostra meta finale è raggiunta, ormai le nostre fatiche volgono al termine.
Percorriamo la ciclabile che è ritornata al fianco del Danubio; in questo punto è diviso in due bracci da una sottile striscia di terreno ma è comunque molto attraente e affascinante oltre a dimostrarsi un fiume ormai lento e pirgo nel suo incedere. Sosta ad una pompa dell'acqua per qualche foto e poi via verso il centro. La ciclabile abbandona definitivamente (sigh) il fiume ed ora segue il canale Donaukanal, che arriva fino al centro storico. In lontananza scorgiamo la buffa torre dell'inceneritore Spittelau.
Il percorso in città per l'ostello risulta essere più lungo del previsto, 5 o 6 km; prendiamo possesso della camera e depositati i bagagli, riprendiamo le bici per iniziare un tour della città. Tiziana mi porta a vedere per prima cosa le case popolari denominate Hundertwasserhaus, disegnate dall'architetto Hunderwasser, ricoperte di piastrelle multicolori e con delle forme che definire bizzarre è limitativo. Proseguiamo la visita verso il Belvedere, saliamo fino al Castello Maggiore dove parcheggiamo e visitiamo a piedi i giardini fino al Castello Minore. Il tempo oggi è ballerino, grossi nuvoloni si alternano ad ampi spazi di cielo azzurro. La nostra visita prosegue con quello che io definisco il "museo degli orrori" ovvero il "Pathologisch-Anatomisches Museum" dove vi sono esposti diversi organi umani, colpiti da diverse patologie, tutti sotto formalina. Bene, dopo questa interessantissima visita, ritorniamo all'Happy Hostel dove ci attende una bella doccia e una pennichella d'obbligo prima della pedalata serale.

Mattina a zonzo per la capitale

Hofburg, il Palazzo Imperiale
Hofburg, il Palazzo Imperiale
Già, la pedalata serale, perché abbiamo deciso di cenare in centro, seguendo il consiglio di una guida di Vienna, che suggeriva un ristorantino dove vengono cucinati piatti di carne con birra scura. Dopo aver percorso tutta la Mariahilfer Strasse, strada commerciale piena di auto, di biciclette e di pedoni, arriviamo in centro in una zona dove vi sono diversi locali e ristoranti: questa sera non c'è problema di lingua, i camerieri parlano addirittura l'italiano!!! Dopo cena, torniamo in ostello a piedi, attraversando il Castello Imperiale, che con le luci notturne ha proprio un gran fascino: beh, non tutti hanno potuto ammirarlo appieno!!!
La mattina dopo niente colazione inclusa, per cui salutiamo per l'ultima volta le nostre bici compagne di viaggio che depositiamo presso l'ostello in attesa che quelli di Bikehaus vengano a riprendersele; lasciamo i bagagli alla stazione ovest, la Westbanhof e prendiamo la metro U3 per andare in centro e scarpinare nell'area pedonale, non prima di un'abbondante Frusthuck in centro: eccoci ora mischiati alla grande massa di turisti viennesi. Il primo monumento che visitiamo è lo Stephansdom, stracolmo di gente e soprattutto con prezzi esorbitanti. Decidiamo per la salita alla torre nord: ammirare il panorama dall'alto è oggettivamente bellissimo, nessun dubbio, ma purtroppo soffro di vertigini!!
Proseguiamo la visita passando davanti al Parlamento lungo la Ringstrasse, che ricorda vagamente lo Zappeion di Atene; ci inoltriamo poi nei giardini del Rathaus, dove attualmente vi è il cinema all'aperto, proiettato proprio sulla facciata!! Arriviamo anche alla Votivkirche con le sue due slanciatissime torri ottagonali; peccato che la facciata sia coperta da un'impalcatura per il restauro. Ci perdiamo poi per le vie del centro, cercando una tranquilla piazzetta dove mangiare: ci fermiamo per l'ultimo pasto in terra austriaca ed ecco che il tempo, anche oggi capriccioso, lascia la sua quotidiana innaffiata!

Per un pelo...

Il Parlamento di Vienna
Il Parlamento di Vienna
Riprendiamo la metro per tornare in stazione a recuperare i nostri bagagli e dove troviamo il treno per Bratislava; il caso vuole che parta dal medesimo binario di dieci giorni fa... che nostalgia!!!
Il viaggio verso la capitalo slovacca è il classico momento in cui ci si abbandona un po' alla tristezza e i pensieri dei giorni passati riaffiorano tutti insieme... è stata un'esperienza stancante ma intensa, un'esperienza di quelle che realmente ci si porterà nel cuore per tutta la vita!
Naturalmente, come ogni vacanza che si rispetti, c'é sempre in agguato l'imprevisto: dopo diversi chilometri lungo le campagne austriache, stracolme di impianti eolici, il convoglio si snoda molto lentamente attraverso la capitale slovacca per poi arrivare finalmente in stazione, dove un'orda di persone aspettano per salire sul treno. Dobbiamo correre a prendere il pullmann per l'aeroporto perché il tempo a disposizione è veramente poco... Guarda caso lo perdiamo, per 10 secondi e dopo una rapida consultazione con Tiziana decidiamo di optare per un "economico" taxi... beh, alla fine riusciamo ad imbarcarci tranquillamente sul volo Ryanair per Bergamo, chiudendo definitivamente la copertina di questo splendido libro che è stata la nostra vacanza sul bel Danubio Blu.
Subito dopo il decollo, ammiriamo per l'ultima volta il percorso di questo fiume che dall'alto sembra così piccolo, ma che è invece così grande, soprattutto perché nel suo lento incedere si ritrova l'essenza dei popoli, delle leggende e delle terre che attraversa, terre che noi abbiamo in parte percorso, ammirato, annusato e conosciuto.
Chissà, magari in futuro riprenderemo il suo corso proprio da dove l'abbiamo lasciato, chi lo può mai escludere?

The Incinerator - Mental Workout
Colazione sui binari
Colazione sui binari
Uno strano parco giochi a Klosterneuburg
Uno strano parco giochi a Klosterneuburg
Inceneritore di Spittelau
Inceneritore di Spittelau
L'Opera di Vienna
L'Opera di Vienna
Hundertwasserhaus, le case più pazze di Vienna
Hundertwasserhaus, le case più pazze di Vienna
Tiziana si confronta con le statue al Belvedere
Tiziana si confronta con le statue al Belvedere
Il Belvedere Inferiore dai giardini
Il Belvedere Inferiore dai giardini
L'ultima cena, sempre Radler per Tiziana
L'ultima cena, sempre Radler per Tiziana
Vista dalla Torre nord della cattedrale di S. Stefano
Vista dalla Torre nord della cattedrale di S. Stefano
Qualche problema di vertigini
Qualche problema di vertigini
Hofburg, il Palazzo Imperiale
Hofburg, il Palazzo Imperiale
L'ingresso del Parlamento a Vienna
L'ingresso del Parlamento a Vienna
Guardare il cinema sulla parete del Rathaus
Guardare il cinema sulla parete del Rathaus
E' stata una splendida vacanza!
E' stata una splendida vacanza!