Una vacanza diversa dal solito!

Una vacanza diversa dal solito
Una vacanza diversa dal solito
Ho già provato nella mia vita, per ben tre volte, l'esperienza di un viaggio itinerante utilizzando come mezzo di trasporto la bicicletta; ogni volta ho scelto l'Olanda, sia perché è il paese delle due ruote per eccellenza, e sia perché il suo territorio è praticamente pianeggiante. L'ultima volta sono riuscito a portare anche la mia dolce metà, Tiziana, che della bicicletta ne fa un uso quotidiano, è il suo principale mezzo di trasporto, utile, indispendabile e per lei insostituibile.
In primavera ci siamo chiesti dove avremmo potuto trascorrere le "Vacanze 2009" ed abbiamo deciso che, dopo un Settembre "rilassante" al mare l'anno scorso, era ora di inforcare di nuovo le due ruote ed esplorare un paese diverso ed i suoi percorsi ciclabili.
La scelta è ricaduta sull'Austria che, sebbene di primo acchito dia l'idea di irte salite, ripide discese e molta fatica, è da considerarsi come l'eden del ciclioturista perché si ha la possibilità di percorrere centinaia di chilometri lungo il corso dei suoi fiumi, senza nessuna particolare preparazione atletica.
Bene, per iniziare abbiamo scelto la più classica, la più lunga e forse anche la più famosa delle ciclabili europee, la Donauradweg, limitandoci al suo tratto austriaco, partendo da Passau in Germania, punto di confluenza di ben tre fiumi, l'Inn, l'Ilz e naturalmente il DANUBIO, per terminare a Vienna dopo circa 350 chilometri.
Questo percorso è frequentato ogni anno da migliaia di cicloamatori, ed è il tratto più famoso degli oltre 1200 chilometri totali che vanno da Donauseschingen in Germania, passando per Vienna, Bratislava e Budapest, per poi tuffarsi nel Mar Nero in Romania.

Programmare poco, lasciarsi cullare dal Danubio.

La ciclovia del Danubio
La ciclovia del Danubio
Non volevamo partecipare ad una vacanza "organizzata" con tappe prefissate, che tra l'altro molti tour operator offrono, ma era nostra intenzione lasciarci trasportare dagli eventi, dal fiume e da quello che avremmo trovato lungo il percorso. Una maniera per staccare la spina dalla quotidianità di Milano e dai suoi orari stringenti, dalla gente che va di fretta in ufficio ogni mattina o sclera in coda sulla tangenziale.
Abbiamo prenotato una camera a Passau per la prima sera ed una a Vienna per l'ultima, affittato le bici e preso i biglietti A/R da Orio al Serio per Bratislava.
Sono stati gli eventi della giornata e ciò che il Danubio ci ha regalato ad organizzare tutto il resto, pioggia e sole compresi; ci siamo concessi solo una cicloguida (molto ben fatta), scritta da Alberto Fiorin che suggerisce sempre la sponda migliore da percorrere, indica due varianti ( che abbiamo naturalmente testato ) e molte informazioni utili, tra cui i principali luoghi e monumenti da visitare.
Per il pernotto, non ci siamo posti molti problemi: la ciclabile del Danubio offre centinaia e centinaia di soluzioni, dalle camere private alle pensioni (Gasthaus) lungo il fiume o subito vicino ad esso; il costo va da €20 a €35 in media, naturalmente compresa l'abbondante e immancabile colazione, la Frühstück!
Già, perché in Austria come in molti paesi europei, la colazione è particolarmente abbondante, comprende marmellate, yogurt, frutta, cereali, nutella, prosciutto, salame, formaggio, uova, spremuta di arancio etc etc.
Uno dei (pochi) inconvenienti è stata la lingua: certo in città i giovani e i camerieri sanno parlare l'inglese, ma le signore di una certa età che affittano le camere delle loro splendide case nei paesini lungo il fiume non conoscono altra lingua che l'austrico che è una sorta di tedesco molto accentato, cantilenato, per cui farsi capire a volte è stato un tantino difficile... beh, l'ultima soluzione è stata usare i gesti e i disegni!
Un aspetto che invece abbiamo un po' sottovalutato è stata la pioggia: quando si parte per le vacanze si immagina e si spera sempre che il sole accompagni ogni giornata trascorsa, ma in Austria non c'è lo stesso clima dell'Italia e non è raro incontrare acquazzoni estivi più volte al giorno o giornate completamente uggiose. Meno male (si fa per dire) che abbiamo potuto sperimentare la tenuta dei nostri k-way la prima sera mentre visitavamo Passau a piedi: il giorno dopo ci siamo subito fiondati a comprarne uno più adatto!
Bene.... allora... IN SELLA!

Boomshine

La guida di Alberto Fiorn
La guida di Alberto Fiorin

La guida di Alberto Fiorin



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